martedì 25 marzo 2014

ECO IN WIRELESS

Di seguito il sito per poter visionare un ecografo munito di sonda wireless; possono essere utilizzate sia lineari, convex e sector.
Anche se non sono un esperto del settore, ritengo che il limite possa essere rappresentato della sonda in quanto vi sarà un notevole consumo energetico da parte del trasduttore con conseguenti ripercussioni sull'autonomia dello stesso.
Potrà essere il futuro ma, in attesa di una prova sul campo, ci limitiamo a constatarne le caratteristiche dal seguente link:


ACUSON Freestyle™ Ultrasound System - Features & Benefits

http://www.healthcare.siemens.it/ultrasound/ultrasound-point-of-care/acuson-freestyle-ultrasound-system

In alternativa si può andare sul sito della GAVeCeLT per le loro osservazioni a riguardo

In aggiornamento ecco un altro link

http://yourself.pianetadonna.it/immagini-ecografiche-in-tempo-reale-con-la-tecnologia-wireless/


martedì 11 marzo 2014

La stampa

Dopo un corso, in giro per l'Italia, avevo scritto un pezzo per spiegare l'ecografia infermieristica.
In questo pseudo articolo avevo citato sia parte di un post di questo blog sia il motto DA ME CONFEZIONATO in un rigurgito di pseudo intelligenza.
Ho visto riportate frasi prese a casaccio, stravolgere il senso del pensiero, far passare concetti che non mi sono mai sognato di trasmettere e, man mano che vengono scopiazzate parti di pensiero il risultato è sempre peggiore.
A parte in alcuni casi non aver citato la fonte, e va bene..., ma almeno preoccuparsi del senso!!! Riporto qui di seguito il pezzo integrale come lo avevo scritto.... secondo quanto pensavo io......
Ringrazio,comunque, chi ha cercato di divulgare l'ecografia infermieristica e sopratutto chi lo fa in ambiente professionale "ostile".
Ovviamente ho omesso volutamente chi, dove e quando.....


L’ecografia infermieristica è ormai una realtà sdoganata da ciò che era una prerogativa esclusivamente medico specialistica.
Da parte degli Infermieri questa metodica non è correlata alla formulazione di una diagnosi ma è un utile aiuto alle tecniche assistenziali personalizzate dirette al paziente, vero centro dell’attenzione.
Attraverso questi corsi  si vuole far conoscere nell’ambito professionale, la potenzialità di una tecnica che permette di risparmiare sofferenza al paziente, permette di ridurre i costi ed i tempi di metodiche routinarie aumentando il rapporto efficacia/efficienza.
Ci sono alcuni colleghi infermieri che collaborano attivamente affinchè questo percorso sia compiuto e non si tratta di categorie ben definite ma è un chiaro esempio di trasversalità professionale, dove si mettono in comune le conoscenze acquisite al fine di formare una mentalità che non debba essere settoriale ma riesca a fornire strumenti diversificati a seconda dell’utilizzo. 
Ma quali sono le metodiche che possono trarre beneficio dall’introduzione della tecnologia ultrasonografica?
Si può verificare, attraverso l’esplorazione ecografica vescicale,  se il paziente è anurico  o meno (non sempre palpatoriamente ciò è possibile) potendo, in tal modo, indirizzare il paziente ad un percorso diagnostico più idoneo al caso ed evitando cateterismi vescicali  dolorosi.
Verificando attraverso l’ecoscopia se l’urina, contenuta in vescica, possa essere limpida o meno, si può  anticipare se il cateterismo vescicale sarà o meno difficoltoso, se nella vescica vi sia la possibile presenza di coaguli da evacuare, predisponendo, perciò, un cateterismo con un catetere vescicale ad hoc evitando di sottoporre il paziente ad inutili e ripetute manovre.
Si può procedere a punture di vasi non reperibili con la tecnica blind, all’incannulamento attraverso l’uso di dispositivi quali PICC o MIDLINE, procedere al semplice prelievo per campionamento ematico ( venoso/arterioso) quando non è più possibile il repere vascolare in pazienti obesi, sottoposti a chemioterapia o con patologie concomitanti che rendano il patrimonio venoso periferico non fruibile.
Si può verificare se il paziente è “vuoto o pieno” attraverso il monitoraggio della vena cava (in alcuni casi clinici molto più real time rispetto alla PVC tradizionale) attraverso un semplice gesto non invasivo procedendo alla semplice rilevazione delle dimensioni di questa vena, senza far diagnosi ma riferendo al medico il risultato della rilevazione.
L’ ecografia è utilizzata nei mezzi di soccorso, anche da personale infermieristico, per verificare, attraverso un particolare metodica chiamata eco-fast la presenza o meno di versamenti ematici intra addominali che potrebbero essere espressione di un’ emorragia interna.
Questi sono solo alcuni aspetti di ciò che l’ecografia infermieristica può permettere di esplorare, ma ciò non è frutto di scienza infusa ma è il risultato di colleghi che faticano giornalmente sia per l’acquisizione di una buona conoscenza anatomica e, parallelamente, di una buona conoscenza della fisica e della tecnica ultrasonica.
A dare maggior apporto scientifico a tutto questo possiamo ricordare l’apertura del MEPIO, master in Metodiche Ecoguidate Per Infermieri e Ostetriche,  c/o l’ Università di Torino della durata di un anno accademico dove si mette a disposizione del discente la conoscenza dei vari tipi di ecografia da parte di professionisti che operano attivamente nel campo dell’ecografia.
Non si preoccupino i medici, l’infermiere in tale contesto, NON FORMULA UNA DIAGNOSI ma raccoglie semplicemente segni ed informazioni che, altrimenti, non si potrebbero ottenere in quanto l’utilizzo dell’ecografo sarà una tecnologia che permetterà ad una professione di “vedere” meglio organi ed apparati altresì nascosti.
Per il corso  è stata interpellata la SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza) che possiede un’unità infermieristica dedicata all’ecografia e che si occupa, in tutta Italia da almeno otto anni, di tenere corsi esclusivamente infermieristici gestiti esclusivamente da infermieri per la divulgazione e la pratica dell’ecografia.
Questo assume maggiore importanza in un contesto sanitario dove i tagli economici sono sempre maggiori in contrapposizione a richieste di assistenza sempre più qualificate.

Ancora una volta gli Infermieri hanno saputo rispondere attivamente, attraverso l’acquisizione di una tecnologia avanzata, ad una richiesta di professionalità con lo sguardo rivolto al benessere del paziente.